IL MONDO DEI CALL CENTER E LA POLITICA

In quale misura la politica è presente e dibattuta all'interno dei call center?
Qual'è il livello di interesse per le vicende politiche che riguardano da vicino noi operatori telefonici?

Parlando per esperienza diretta, posso tranquillamente affermare che prevale un grande disinteresse nei confronti della politica odierna all'interno del mondo dei call center. Questo è quel che forse accade anche in altri ambiti lavorativi, ma la situazione dei call center rappresenta a mio avviso lo specchio dell'odierna società italiana, soprattutto per il tessuto sociale che costituisce il call center: si va dagli studenti che hanno rinunciato ad una carriera universitaria per immettersi subito nel mondo del lavoro, agli studenti che alternano i loro studi universitari a qualche ora lavorativa come operatori telefonici, per giungere alle signore che oltre a dedicare il loro tempo alla casa e alla famiglia trovano nel call center una realtà lavorativa che permette loro di guadagnare qualche soldo utile per le spese familiari, oltreché di farle stare a contatto con la gente, telefonicamente e non; per finire con chi, perchè particolarmente portato o perchè non trovando un lavoro migliore, ha sposato il mestiere di operatore telefonico come "lavoro della vita"... una sorta di Babele dei lavoratori insomma!

L'ambiente del call center è lo specchio di una società che esprime un profondo disinteresse nei confronti delle decisioni politiche prese dai nostri parlamentari, viste quasi come attività per pochi eletti (in senso figurato e non). Non ci si rende conto invece di come tali decisioni prese in ambito governativo gravino pesantemente sulla testa dei lavoratori, specie su coloro che, assunti con contratti CO.CO.PRO. come la gran parte degli operatori telefonici, subiscono le diverse angherie insite nella legge 30 che riguarda loro da vicino.
Vi è al momento quasi una sorta di generale convinzione che gli affari politici siano un qualcosa di distante dalla vita quotidiana, e non ci si rende conto dell'importanza che riscuotono molte delle decisioni prese in sede governativa, soprattutto quelle d'ambito lavorativo.

Ci vorrebbe parecchio tempo per annoverare tutte le volte in cui ho dovuto raccogliere da terra i gioielli di famiglia di fronte ad alcune affermazioni che riguardavano la politica attuale, espresse all'interno del call center in cui lavoro da colleghi che sicuramente erano male informati sulle vicende politiche di più stretta attualità... Parafrasando Blade Runner in maniera del tutto personale, potremmo dire che "ho sentito cose che voi umani non potete sentire".
Il culmine in questo senso è stata una discussione avuta qualche mese fa con una collega di lavoro al call center. Alla mia affermazione secondo cui "Damiano si stava dando da fare per stabilizzare un buon numero di operatori telefonici", mi sono sentito rispondere dalla mia collega: "e chi è questo Damiano?"
... Ora: rendiamoci conto della situazione: un lavoratore che non conosce il Ministro del Lavoro è l'apice del disinteresse politico, oltreché una conferma di quanto vado affermando.

Sia chiaro: la mia critica non deve passare né per una manifestazione di alterità intellettuale o politica né altresì per un attacco gratuito rivolto alla collega in questione, che rappresenta solo un esempio fra tanti, questa è solo una realtà di fatto che testimonia cosa sia diventata l'Italia oggigiorno: una nazione di gente che conosce maggiormente i partecipanti ad AMICI di Maria de Filippi rispetto alle più alte cariche istituzionali. Vanno fatti gli opportuni distinguo, perchè non amo generalizzare e devo ammettere che mi è capitato anche di avere discussioni interessanti con altri colleghi all'interno del call center, ma la realtà che prevale è quella pocanzi descritta.

Auspico in futuro un maggiore interesse verso la politica da parte degli operatori telefonici, e di tutti i lavoratori italiani in generale... ma non un interesse nei confronti della politica del talk show a cui si assiste quotidianamente facendo zapping col telecomando, fatta di accuse e smentite da parte di una classe politica che mai come adesso in tutta la storia della Repubblica Italiana è stata distante dai cittadini.
Occorre piuttosto spegnere la TV, in mano oramai ad una sola persona,sia per quanto riguarda la TV privata che per quella di Stato (la famosa intercettazione telefonica Berlusconi - Saccà che si trova pure su YouTube ne è testimonianza inconfutabile) e occorre documentarsi maggiormente attraverso Internet, un media che proprio perchè a disposizione di tutti permette ancora alle idee di poter circolare liberamente (sia chiaro, esistono forme di censura anche in questo senso attraverso restrizioni apportate ai motori di ricerca in mano anch'essi ad alcune lobby di potere, ma rispetto all'informazione televisiva odierna lo scarto in termini di veridicità e imparzialità della notizia è netto).
Concludo citando Bersani, non il Ministro cosa che sembrerebbe più logica dato l'argomento trattato, bensì il cantante bolognese, che in una canzone presente nel suo ultimo album afferma: "noi siamo portatori sani di sicuro precariato"... ecco, io spero che spegnendo la TV e accendendo il cervello, gli italiani possano esserlo sempre meno.

UN OPERATORE TELEFONICO

17 Comments:

Anonimo said...

Chi cacchio è quella berlusconiana
ignorante ignorante che non sa chi è Damiano?
E lavora pure in un call center!
Sicuramente non merita la stabilizzazione.
A lavare le scale!

Anonimo said...

quoto quoto quoto

Anonimo said...

Squisitissimo Walter per la segnalazione dell'orrore ortografico.In caso tu ne scorga altri segnalaceli pure.
Senpre e come da sopra,e con grande stima,squisitissimo!

Anonimo said...

anonimo sei per caso il clone di operatrice incazzata?
probabilmente pro schiavismo nei call center (quindi di sinistra)
a leccare il culo ai capi!

Anonimo said...

che noioso...se fosse il mio clone..sarebbe semplicemente perfetto!!!

Operatrice incazzata

Anonimo said...

Per me invece è proprio operatrice incazzata.

Anonimo said...

che senso ha usare diverse "firme"?
Vabbè che forse voi lo fate...
Op.inc.

Anonimo said...

E' veramente triste constatare che chi ha scritto un pezzo di questa portata lavori in un callcenter... i miei complimenti sperando che possa essere un manifesto per la situazione attuale che si vive all'interno dei callcenter

Anonimo said...

orrori a parte ovviamente

Anonimo said...

ciao

Anonimo said...

eccomi ci sono

Anonimo said...

ma baccagai

Anonimo said...

tra l'altro hai sbagliato post. Idiota!

Anonimo said...

bonjour finessssssssssssssssssssssssssssssssssssssss

Anonimo said...

Grande Bolivar,io e Damiano siamo con te.
Baci da tutta la terza che conta!

Anonimo said...

Salve a tutti i compagni, concordo riga per riga con questo dotto articolo sulla carenza di informazione politica nei callcenter.
E' una vergogna, io provo anche a confrontarmi ma le risposte dei avvolte sono ridicole.
Per es: qualcuno quando si parlava di Bindi pensava si trattasse della famosa marca dei gelati (oddio se pò parlà di gelato in questo post o me censurano?), così ho optato di parlare di politica con i capi che almeno mi danno più soddisfazione, loro ne sanno.
Conoscere la politica oggi è fondamentale per entrare nelle vette più alte ...della società. Io poi la politica la pratico in prima persona e ho constatato di persona che appena le persone lo sanno mi rispettano molto.
Perdonatemi l'impopolare affermazione ma c'è chi usa le carte più congeniali, non voglio che mi giudicate uno che se ne aprofitta, ma se non ti aiuta dio mi aiuto io.

C. Corrado

Anonimo said...

Mi rifiuto di credere ke x salire in società sia fondamentale conoscere la politica...la politica è una zozzeria e io voglio starne alla larga il più possibile..

ciò nn toglie ke conosco la bindi..nn solo come marca di gelato!

Siete precari? Non ditelo mai alle ragazze !

Un urologo di Firenze ha affermato che la condizione di lavoratore precario avrebbe effetti devastanti su una parte corporea precisa, tipica dei maschietti. Proprio quello a cui Woody Allen alludeva quando diceva «Il cervello è il mio secondo organo preferito». Secondo questo medico stress e incertezze farebbero uno sfacelo dell’orgogli ovirile. Non vi dico neppure le percentuali di guai del tipo “troppo presto” e del tipo “manco per sogno” che secondo questo studio toccherebbero a chi non ha un lavoro sicuro. Tipo “uno ogni due è in un bel guaio”. Ora, per prima cosa io voglio assicurare a tutti i miei amici precari che sono assolutamente convinto che queste statistiche non riguardano loro. Ma consiglio loro, in futuro, quando capitasse di conoscere qualche innamorabile signorina, di mentire spudoratamente sulla loro condizione lavorativa. Capite che, se fino ad adesso la mancanza del posto sicuro poteva essere un problema con quante mirano all’accasamento a breve, con questo studio ci si trova con una cattiva fama anche nelle più occasionali delle relazioni. Quindi alla classica domanda «tu cosa fai?» rispondete
«Sono un bohemien». Presentate il vostro lato artistico. Parlate di genio e sregolatezza, insomma, cose che fanno pensare più a eccessi sessuali che al contrario.

Ora, per equità, attendo con ansia uno studio sugli effetti dello stress sugli urologi.

Da "lapis in fabula" di Chicco Gallus